Riaprono i centri estivi ed i bambini possono incontrarsi di nuovo tra loro e giocare… ed è bello tornare a stare insieme!

I genitori si rendono conto dell’importanza per i loro figli di tornare alla normalità oltre ad esserci una necessità dettata da esigenze lavorative. 

Con la riapertura dei centri estivi si riaffronta in qualche modo il discorso “scuola” che da mesi era stato accantonato  ed è chiaro ancora maggiormente di come questo periodo di “convivenza con il corona virus” sia piuttosto complesso.

Non risulta essere così semplice tornare alla realtà di prima che chiudessero le scuole e iniziasse il lock down in quanto:

 

1) Resta ansia da contagio tra bambini

Sebbene i contagi siano arrivati ad una percentuale molto bassa l’ impossibilità di far mantenere il distanziamento di un metro o l’uso della mascherina soprattutto nei bimbi più piccoli può creare uno stato di agitazione.

 

2) Aumento dello stress  da distanziamento sociale

Bisogna mantenere sempre un livello alto di vigilanza per mantenere le norme di sicurezza e questo crea stress sia negli adulti ma anche nei più piccoli che cercano di mettere in atto il distanziamento sociale.

 

3) Vissuti di Solitudine delle famiglie

I genitori possono sentirsi “soli” nel dover prendere decisioni importanti per un equilibrio emotivo familiare (come può essere appunto quella di mandare il proprio figlio al centro estivo) facendo appello per lo più unicamente al proprio buon senso.

4) Sintomatologie post-traumatiche dovute alla quarantena

Possono essere presenti sintomatologie post-traumatiche dovute alla quarantena con cui gli individui e le famiglie si trovano a dover fare ancora i conti.

 

Da uno studio dell’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova veniamo a

conoscenza di un dato importante:

All’ aumentare di sintomi o comportamenti di stress nei genitori (disturbi d’ansia, dell’umore, disturbi del sonno, consumo di farmaci ansiolitici e ipnotici), c’è stato nei figli un aumento dei disturbi comportamentali e della sfera emotiva, quali l’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia (inquietudine, ansia da separazione)   “indipendentemente dalla pregressa presenza di disturbi della sfera psichica nei genitori”.

Inoltre il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali dei bambini e degli adolescenti risulta essere legato statisticamente (e in modo significativo) al grado di malessere con cui i loro genitori hanno vissuto il lockdown.

 

Poter usufruire di un supporto psicologico al di là del superamento della fase acuta può ridurre i rischi di sintomatologie post-traumatiche perduranti nel tempo!

Lo sportello di ascolto psicologico gratuito (0683513497) messo a disposizione dall’associazione “Le Metamorfosi” prevede una prima chiamata di contatto e, se necessario, un massimo di 3 chiamate/videochiamate . Il servizio è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 e il sabato dalle 10,00 alle 13,00.